A gennaio, è molto facile cadere nella tentazione di farsi travolgere da una marea di nuovi propositi: nel nuovo anno saremo più sportive, più organizzate, più attente all’alimentazione, più, più, più…
Spesso, però, dopo le prime settimane molliamo la presa, e ci sentiamo anche in colpa!
Oppure, sentendoci sommerse da questo mare di aspettative, non iniziamo nemmeno.
Questo succede anche per colpa del perfezionismo e dell’eccessiva pressione che mettiamo su noi stesse.
Il perfezionismo è quella subdola vocina interiore che ci sussurra che, se non è tutto perfetto, perché iniziare?
Se non abbiamo il 101% di competenze per quel lavoro, perché candidarsi?
Se non abbiamo l’attrezzatura perfetta, ogni conoscenza possibile e tutto il budget per scalare subito e diventare una multinazionale, perché iniziare quel progetto imprenditoriale?
Ecco: i consigli di oggi mirano proprio a prendere quella vocina e sfrattarla dalla nostra testa.
Oggi, infatti, ho raccolto alcuni titoli di libri e film per combattere il perfezionismo, riderci su e anche rifletterci un po’!
Romanzi
The Stepford wives
Una famiglia composta da madre, padre e figlio si trasferisce a Stepford, una tranquilla cittadina della provincia americana.
Tutto sembra appena uscito da uno spot anni Cinquanta: gli uomini sono incravattati e sorridenti, le donne sono perfette casalinghe senza un capello fuori posto, che tengono la casa pulita, i figli impeccabili, i mariti soddisfatti.
Una commedia nera e dai risvolti agghiaccianti, che fa riflettere sulla richiesta di “essere perfette” e sulla pressione che ci mette addosso la società.
Il diavolo veste Prada
Cosa ricordiamo di Miranda Priestley?
Sicuramente la performance stellare di Meryl Streep, ma c’è una ragione se questo titolo è nella sezione dei romanzi e non in quella dei film!
Infatti, la sensazione che lascia Miranda è quella di una persona così esigente da cadere nel grottesco – e da far ricadere nel burnout chi lavora per lei.
Andy Sachs, la sua nuova assistente, viene assorbita in un vortice modaiolo che le chiede di più. Sempre di più.
Deve vestirsi bene.
Deve perdere chili.
Deve truccarsi.
Deve, soprattutto, anticipare i bisogni e i capricci della sua dispotica capa.
Così, e solo così, sarà degna di scalare le gerarchie di Runway, la rivista più alla moda di New York.
Una commedia che riflette sullo stress, sul perfezionismo e su quanto sia giusto che il nostro lavoro ci risucchi l’anima.
Film
La moglie perfetta
La versione cinematografica di The Stepford viwes, con Nicole Kidman nei panni della protagonista.
Memorabile la scena in cui tutte le altre la giudicano male perché osa indossare… una tuta!
American Psycho
Esiste un perfezionista più spaventoso di Patrick Bateman?
Considerando che è un serial killer, probabilmente no.
Patrick è ossessionato dalla perfezione e dal lusso. Tutto deve essere perfetto, impeccabile e sempre uguale, come la sua scrupolosissima routine mattutina.
Il suo perfezionismo così maniacale, unito alla sua voglia di primeggiare, è una delle critiche feroci al mondo degli yuppie anni Ottanta: può farci sorridere, ma è anche uno dei suoi lati più superficiali e terribili.
Il cigno nero
“Voglio essere perfetta” è una delle frasi-simbolo di questo film meraviglioso e inquietante di Darren Aronofsky, con Natalie Portman per protagonista.
Portman interpreta qui una ballerina di danza classica profondamente insicura, che ricerca la perfezione assoluta.
Quando le viene assegnata la parte della doppia protagonista nel Lago dei Cigni, la ricerca si trasforma in ossessione e in una discesa nella follia.
Hai letto o visto qualcuno di questi titoli? Non vedo l’ora di parlarne insieme!